
Quando meditiamo o ci approcciamo alle pratiche di raccoglimento, stiamo cercando un contatto più autentico con noi stessi, con la presenza, con la pienezza della vita.
La Meditazione e lo Yoga sono vie per imparare a stare con sé stessi, ad autoregolarsi emotivamente, a riconoscere e integrare tutte le parti di noi e, poi, per attingere a quella dimensione onnipervasiva e significativa che è la consapavolezza.
Spesso erroneamente si crede che il fine di queste pratiche sia condurci a stati pacificati della coscienza, stati trascendenti e di quiete.
Questo in parte è sicuramente vero ma, come ogni cosa richiede sforzo, determinazione, acquisizione di una tecnica, disciplina e una giusta disposizione del cuore…
Occorre attraversare gli ostacoli che naturalmente ci caratterizzano come persone e come umani. Sommati a tutti i mali e alle inerzie che questo tempo in cui viviamo ci sottopongono. E’ una vera rivoluzione, una rivoluzione trasformativa in cui decidiamo di prenderci per mano e di attraversare le nostre ombre, per venire alla luce in una versione più vera e luminosa.
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